Intervista a Jessica Baldini

Titolo : Rise

Editore : Booksprint (5 novembre 2020)

Lingua : Italiano

Copertina flessibile : 222 pagine

Buongiorno lettori! Conoscete il mito del “bello e dannato”? Il bel ragazzo che con un’occhiata ci stende! Io me l’immagino così il protagonista del libro “Rise.

-Buongiorno Jessica, vuoi presentarti per chi ci legge?

Ciao! Sono Baldini Jessica, nata a La Spezia il 6 Gennaio 1993. Mi sono diplomata al Liceo Scientifico di Sarzana e subito dopo mi sono iscritta all’accademia di recitazione a Massa. Dopo 4 anni lì, sono entrata a far parte di una compagnia teatrale fondata da ex allievi della stessa accademia. Da un paio di anni avevo in mente di pubblicare un libro e oggi finalmente sono riuscita a realizzare questo mio sogno.

-Qual è il tuo sogno?

Il mio sogno è quello di riuscire a trasmettere alle persone, in questo caso ai miei lettori, un messaggio e riuscire in qualche modo a far arrivare qualcosa attraverso le storie che racconto.

-Vorresti condividere con noi il tuo primo ricordo di scrittura?

Il mio primo ricordo di scrittura, o meglio, la prima volta che ho scritto qualcosa avevo 8 anni. Avevo scritto la storia di una noce di cocco parlante e da lì tutta una serie di storielle su personaggi inventati, animali e frutti parlanti. Le scrivevo tutte in una piccola agenda che avevo trovato per casa.

-Che sensazione ti trasmette scrivere?

Scrivere mi fa evadere, mi rilassa, mi distrae, soprattutto in questo brutto periodo che tutti stiamo vivendo. Quando scrivo è come se entrassi in un’altra dimensione, non mi accorgo neanche più di quello che mi accade intorno. È bellissimo.

-Dove hai trovato l’ispirazione per questo tuo libro?

Diciamo che l’ispirazione per questo libro è avvenuta in modo graduale, l’idea di base l’avevo già in mente 6 anni fa quando volevo a tutti i costi sfogarmi per “ribellarmi” alla situazione che stavo vivendo, ma non sapevo come svilupparla e i personaggi non erano ancora ben definiti. Diciamo che negli anni ho iniziato a guardare film che avessero qualcosa in comune con la mia idea e inoltre ho conosciuto persone dalle quali ho ricevuto la giusta ispirazione per completare il profilo di certi personaggi, visitando anche di persona le città di cui parlo nel libro.

-Il protagonista ha un’esistenza difficile. Perché?

Perchè tutti in un modo o in un altro abbiamo avuto o abbiamo ancora un’esistenza difficile o meglio, passiamo un momento negativo e quindi volevo che il mio protagonista avesse una cosa in comune a tutti i lettori, per poter dare un esempio, una speranza e mandare il messaggio che è racchiuso nel titolo del libro stesso.

-Conosci qualcuno che ti ha ispirato al suo personaggio?

Come ho detto sopra, sì, conosco una persona molto simile al protagonista, in realtà è molto simile anche a me, però penso sia una cosa comune a tutti gli scrittori quella di rivedersi nel proprio personaggio.

-Descrivi “rise” in 3 parole.

Drammatico, diretto e di riflessione.

-Adesso spiegaci come ne intendi il significato di “risalire”.

Per me “risalire” o “rialzarsi” significa proprio quello che fa il protagonista e che vorrei facessero tutte le persone che si sentono un po' come lui, cioè ricominciare dai propri errori e rimediare alle scelte sbagliate che si sono fatte. Darsi una seconda possibilità e dare una svolta positiva alla propria vita.

-Estratto del libro con foto.



-Un consiglio ai giovanissimi che come te vogliono pubblicare i loro lavori.

Ai giovani che come me sognano di pubblicare un libro, dico di non mollare e non avere paura, provare e lasciarsi andare, mandare il proprio manoscritto a più case editrici possibili senza la paura dei rifiuti. Di leggere tanti libri per prendere spunto sia per la storia che si vuole raccontare sia per lo stile di scrittura, di guardare qualche film e leggere su internet.

-Lasciaci un saluto!

È stato davvero un piacere parlare con voi, grazie mille per l’intervista. A presto! :) 


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