Intervista a Laura Words

Titolo : Direzione la vita

Lingua : Italiano

Lunghezza stampa : 287 pagine

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 25,522 in Kindle Store

n. 77 in Narrativa problemi sociali e familiari adolescenti e ragazzi

n. 5,498 in Romanzi rosa

n. 8,463 in Romanzi rosa 

Buongiorno lettori. A parer vostro, da una tragedia può nascere l’Amore? Il libro di cui parleremo oggi, saprà rispondervi!

-Buongiorno Laura, presentati per tutti coloro che ci leggono.

Mi chiamo Laura amo viaggiare, leggere e scrivere ma, più precisamente, tutto ciò che riguarda l'arte. Il mio debutto nel mondo dei libri inizia con “Direzione la vita” che ho pubblicato in self il 18/12/19 su Amazon - sotto lo pseudonimo di L.L. Words; sarà il primo di quattro libri che comporranno la mia saga. Ad oggi sono solo grata di tutto il percorso che mi ha portato ad essere qui con te, con voi, oggi.

-Di cosa non puoi fare a meno nella tua vita?

Della fantasia, dei miei amici (pochi ma buoni), della scrittura, della cioccolata (fondente con nocciole) della musica, dei viaggi e della mia famiglia (cani compresi).

-Perché scrivi?

Scrivere per me è un’esigenza, quasi come respirare, inoltre mi permette di entrare nella vita e nell’anima di chi mi legge: non credo esista magia più bella perché i miei racconti possono far riflettere ed emozionare chi mi sceglie; possono regalare nuovi amici e punti di vista diversi da quelli che solitamente seguiamo. Almeno, questo è quello che è successo a me fin da quando ho scoperto il mondo magico dei libri e degli scrittori. Per molti anni sono stata una lettrice compulsiva del genere romance dark-fantasy. I miei scrittori preferiti sono Charlie Cochet e T.J. Klune. Adesso che scrivo, paradossalmente, leggo molto meno per piacere; le mie letture infatti sono più ricerche per dare corpo ai miei personaggi e alla mia storia: ad esempio, per il personaggio di Alexander, ho letto testi medici e intervistato fisioterapisti che mi aiutato per descrivere al meglio la riabilitazione di A.C. Il tutto senza nessuna presunzione, ma solo con la voglia di far uscire i miei personaggi dalle pagine e farli entrare nel cuore di chi legge. Il mio sogno è quello di scrivere abitando nella location dei miei racconti - così da poter rubare profumi, suoni e odori del luogo - e anche quello di tradurre "Direzione la vita" in ogni lingua possibile.

-Cosa ne pensi del mondo della scrittura ieri e di quello di oggi?

Pura magia, se chi scrive sa come farlo: il vero scrittore, per me, deve tenerti incollato al suo libro e farti provare sulla pelle tutte le emozioni dei suoi personaggi. Dopo un anno di recensioni e messaggi privati posso dire di aver raggiunto questo obiettivo e ne sono orgogliosa.

-E nell’ambito lettura?

Personalmente leggo chi mi emoziona: come dicevo nella risposta precedente devo avere tra le mani righe di vita piene di anima. Altrimenti passo.

-Quanto è importante abbandonare i pensieri esterni quando si legge secondo te?

Non saprei rispondere perché credo sia soggettivo: personalmente quando scrivo vengo letteralmente rapita dai miei personaggi e il chiacchiericcio di fondo scompare; c’è spazio solo per quello che mi vogliono raccontare e far scrivere. Spesso mi sono sentita come un tramite tra loro e i miei lettori: quando si viene scelti per ascoltare non si può ignorare.

-Riassumi direzione la vita in 3 parole.

Facile: Direzione la vita.

-Da dove deriva questo titolo?

Mentre lo stavo scrivendo alla radio anno passato proprio la canzone di Annalisa “Direzione la vita”: ho subito pensato che fosse un titolo perfetto per il mio libro, visto le tematiche delicate che avevo deciso di trattare. Per essere tranquilla ho anche scritto a tutti gli autori del testo per chiedere il permesso di usarlo, che poi mi è stato dato.

-Qual è il progetto base o l’idea base che ti ha spinto alla sua stesura?

Quando ho iniziato a immaginare la storia stavo passando un periodo difficile a livello lavorativo e scrivere era la mia unica ancóra per riequilibrare le mie energie. Volevo scrivere un libro diverso dal solito; un libro che, una volta letto, lasciasse il segno sulla pelle e nel cuore delle persone; volevo fare la differenza. I problemi di A.C. possono essere tranquillamente gli stessi che, giornalmente, viviamo tutti noi; la forza che ha dovuto tirare fuori - nel momento più difficile della sua vita – è la stessa che noi dobbiamo trovare per alzarci la mattina ed arrivare incolumi e pieni di sogni alla sera. Volevo scrivere qualcosa che parlasse direttamente al cuore del lettore e che regalasse speranza; anche laddove sembra essere finita.

 

-Descrivi Alexander qualche riga.

Burbero, ferito, forte, ribelle, creativo, spezzato ma inaspettatamente dolce. Lo amo.

 

-Estratto del libro con foto












Prima che potessi aprire bocca di nuovo, mi voltò le spalle: «Spero ti piaccia…» disse, facendomi corrugare la fronte… Di che diavolo stava parlando? Ma la voce potente di Tina Turner con “The Best” arrivò alle mie orecchie; chiusi gli occhi e mi passai le mani sulla faccia: ancora la sua dannata musica anni ‘80!

«Avevamo fatto un patto…»

«… Che tu hai frantumato contro il muro…» sottolineò, riferendosi al mio Apple ridotto in mille pezzi. «E dalla mia playlist non uscirà mai nulla di quella robaccia che ascolti…» Rise, incrociando il mio sguardo arrabbiato. «Comunque, se può consolarti, penso che la musica sia fondamentale per motivare il paziente…»

«Oltre che una spina nel fianco, adesso sei anche filosofo?!» Con una piccola alzata di spalle, si era limitato a guardarmi in silenzio, come se riflettesse sulle mie parole. «Beh?»

«Sai che la musicoterapia può aiutare persone che soffrono di depressione? In un recente studio, condotto su trenta persone anziane, è emerso che…»

«Aspetta un attimo: in due fottuti secondi mi hai dato del depresso, e del vecchio?»

«Quando mai!»

Come osava prendersi gioco di me, a quel modo? «Io…»

Ma quando iniziò il ritornello, Ty cominciò anche a cantare, stupendomi di nuovo.

«You’re simply the best…» La sua voce, inaspettatamente calda e bella, mi lasciò senza parole. «Better than all the rest… Better than anyone…»

Ma quando usò una bottiglietta d’acqua come microfono, facendo abbaiare Stone che ci aveva seguiti anche lì, nascosi di nuovo il viso tra le mani; era ufficiale: avevo un medico pazzo!

«Anyone I’ve ever met… I’m stuck on you heart…» proseguì, togliendomi la giacca.

«Ehi!» provai a zittirlo, ma lui continuò a spogliarmi e a cantare, sorridendo come un ragazzino nonostante le mie occhiate di fuoco. «I hang on every word to say… Tear up apart… No, no!» Come se quel ridicolo show non fosse già stato abbastanza, me lo ritrovai poi in ginocchio, davanti, per l’ultima strofa: «Baby… I would rather be dead…»

Così, preso dalla foga della canzone e quasi slegato dal suo ruolo di fisioterapista, Tyler mi stava mostrando, di nuovo, un inaspettato lato del suo carattere: perché quella cosa mi spaventava così tanto?

La fine della canzone, coincise con il piccolo cane che gli leccò la guancia, le sue mani sulle mie pantofole e Tina Turner che lasciò il posto a Prince con “Gold”… Mio Dio… Avevo bisogno dei miei Linkin Park come l’aria!

«Secondo me hai sbagliato lavoro… Avresti dovuto fare il cantante, invece che il dottore rompiscatole…» sussurrai, senza smettere di guardarlo.

«Dici?»

«Dico.» risposi a tono, regalandogli un sorriso ironico e osservandolo spogliarsi, fino a quando non sentii uno strano calore alle guance: davvero stavo arrossendo?

«Caldo?»

Invece di rispondergli, lo fulminai… Che mi stava succedendo?

 

-Salutaci

Grazie del tuo tempo e di avermi ospitato nel tuo blog: è sempre un piacere parlare del mio libro e della magia che lo compone. Attualmente sto editando il secondo volume e voglio ringraziare Claudia Bellana, la mia editor, per aver creduto in me, Ty e A.C. fin dall’inizio. Un altro grazie va a Marika Palomba la ragazza che ha creato la bellissima cover di “Direzione la vita” e che si occuperà di tutte le altre. Potete trovarmi su Amazon sia in formato cartaceo che e-book. Grazie a tutti voi che mi avete tenuto compagnia fin qui!

 


Commenti

  1. Ti ringrazio tantissimo di avermi ospitato nel tuo blog, sono felice che "Direzione la vita" in qualche modo che sia entrato anche nella tua🍀✌🥰

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    1. No Laura, non devi ringraziarmi sono io a ringraziare te

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