Intervista a Samanta Demuru
Buongiorno lettori, oggi parleremo di un libro che con
estrema facilità ci fa immedesimare in questa storia, ci arriva al cuore e ci
fa riflettere.
-Ciao Samanta, dalle
domande che ti ho posto mi sembra di conoscerti; in realtà non è così.
Presentati.
Ciao Edmea, ciao lettori. Prima di tutto ti ringrazio per
questa intervista. Sono Samanta, un amante dell'arte in tutte le sue forme e
colori. Sono una ragazza con la testa tra le nuvole e ogni tanto mi perdo nel
"mondo di Sam", un luogo sicuro dove rifugiarmi per trovare nuove
idee.
-Quando hai iniziato
a scrivere?
Ho iniziato a circa 12 anni con le prime storielle per
bambini. Non sono mai stata brava ad esprimermi a voce, e quindi preferivo
sempre esternare quello che provavo in altri modi. Col passare degli anni però
questa cosa si è evoluta ed è diventata quasi un bisogno, una necessità.
-Come nasce questo
tuo libro? Chi è stata la prima persona a leggerlo?
Questo libro nasce dalla voglia di esprimermi e di
raccontare quello che mi frulla in testa, ma soprattutto da un insieme di sogni
che potremmo dire siano stati il fulcro per la creazione di questa storia.
Le prime persone che l'hanno letto penso che siano stati i
miei due migliori amici; chiedevo loro consigli, esponevo le prime idee e mi aiutavano a correggere alcuni particolari.
Mi hanno supportato molto in questo mio percorso di creazione.
-Come hai
visualizzato nella tua mente la trama?
È venuta fuori da uno di questi sogni. Ricordo che ogni
volta che ne facevo uno a riguardo aprivo uno dei miei quaderni e annotavo
tutto quello che ricordavo, non era importante che fossero e anche se mi
sembrava una stupidaggine l'annotavo lo stesso. Un po' come succedeva a
Stevenson mentre scriveva Lo strano caso del Dott. Jakill e Mr. Hide, e pian
piano, giorno dopo giorno, ha iniziato a prendere forma.
-Quali emozioni hai
provato scrivendo?
Premetto che sono una persona molto riservata, ma quando
scrivo mi sento bene, sento di poter esprimermi in molte sfumature , di poter
mandare un messaggio a chi come me cerca di trovare un modo alternativo e suo
per comunicare.
-Consigli a tutti
questo libro? O lo consigli a qualcuno in particolare?
Spero che il mio libro arrivi a più persone possibili, ma
per rispondere alla tua domanda, non è fatto per tutti.
Questo libro è per chi come me non ha ancora trovato il suo
posto nel mondo, per chi vuole essere capito e per chi crede nell'amore, quello
vero, quello che tutti speriamo un giorno di trovare… ma soprattutto per
iniziare ad amare noi stessi, nel bene e nel male.
Estratto del tuo
libro con foto.
-Salutaci
invogliandoci ad arrivare sopra la salita.
Credete sempre nei vostri sogni e mettete tutti voi stessi in quello che fate. Amatevi come vorreste essere amati, amate oltre ogni ostacolo perché infondo la strada è in salita e se riuscirete a farlo, la vista sarà sicuramente grandiosa.
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