Intervista a Sara Napoleoni

Buongiorno lettori, oggi presento le linee generali di un piccolo grande lavoro di una mia ormai amica. Un lavoro che ha avuto bisogno di molta riflessione, ma a cui nessuno ha potuto mettere blocchi. 

-Ciao Sara, nella nostra corrispondenza ho conosciuto te come una ragazza dolcissima, eppure sei stata capace di scrivere questo lavoro stupendamente aggrovigliato e pieno di intrighi. Presentati ai nostri lettori, in tutte le tue sfaccettature.

Intanto vorrei iniziare con il dire che sono contenta di partecipare a questa intervista. 

Per me é la prima volta in assoluto e ti ringrazio tantissimo per questa opportunità. 

Per quanto riguarda me mi presento: sono Sara, ho trent’anni, sono nata a Rieti ma vivo a Roma da quando ero molto piccola. 

La mia famiglia è sempre stata numerosa e sono la prima di quattro figli. 

Adesso convivo da un anno ed ho un angolino tutto mio dove sogno, invento e scrivo. 

Sono una ragazza piena di vita, mi piace che la gente mi ricordi per la persona allegra che sono. Cerco sempre di vedere le cose positive anche quando è tutto negativo. 

Amo gli animali, il freddo e sono una collezionista di agende in cui scrivo di tutto!

Tutto ciò che è poesia entra a far parte della mia vita.


-Ci sveleresti un tuo segreto?

In realtà ne ho tanti, ma credo che il più divertente sia il fatto che ho trent’anni e sono un’appassionata di anime, quindi starei tutto il giorno a guardare cartoni animati!

Il mio preferito? Sailor Moon.


-Domanda di rito: quando nasce la tua passione per la lettura? 

Mi sono appassionata in età adolescenziale quando vedevo mia madre leggere di sera a letto prima di andare a dormire. 

Il mio primo libro è stato “Scrivimi ancora” di Cecilia Ahern.


-E la tua passione per la scrittura?

Proprio l’altro giorno mi sono chiesta quando ho iniziato ad amare la scrittura, ed ho trovato un messaggio di mia zia dove diceva che mi ricordava da piccola a scrivere montagne di fogli. Credo che sia tutto nato da lì: quando da adolescente mi immaginavo storie d’amore impossibili. 


-Quale libro secondo te, andrebbe letto almeno una volta nella vita?

Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, perchè troppe volte i pregiudizi non ci permettono di avvicinarci a qualcuno che potrebbe diventare una persona importante per noi; non solo a livello sentimentale, ma anche in amicizia. L’orgoglio poi ci fa perdere troppo.

-Chi sono i protagonisti del tuo libro?

I protagonisti del mio libro sono amici che hanno dei poteri legati agli elementi della natura. Sono molto uniti per il fatto che non possono condividere questo dono con gli altri. Inoltre la protagonista principale, Joy, un po’ rispecchia me stessa, soprattutto per il modo che ha di affrontare quello che le succede. 

Joy, ad un certo punto, scopre di avere forti sentimenti per un personaggio che non fa parte del suo gruppo e questo la porterà a riscoprire un lato del suo carattere che aveva nascosto dietro ad una relazione che non andava da tempo. 



-Perché hai scelto di relazionarli proprio ad acqua, terra, fuoco ed aria?

Sono sempre stata convinta che ognuno di noi sia nato legato ad un elemento. Io, per esempio, mi sono sempre sentita unita all’acqua per i miei pensieri profondi, per il mio umore che cambia spesso e per il fatto che mi faccio trasportare molto dalle emozioni. 

Credo che l’acqua sia anche questo. 


-Cosa ti ha ispirata per la stesura di questo libro?

Quando ho iniziato a scrivere il libro, stavo vivendo una relazione che non andava, ma entrambi non riuscivamo a mettere una fine. Scrivendo questo libro io inventavo una nuova vita, mi trasportavo nel mondo di Joy. La prima cosa che ho creato, infatti, è stata la storia d’amore, perché volevo qualcuno che mi venisse a prendere e che mi portasse via da quella relazione che mi faceva stare solo male. Il tutto poi è nato sulle note di “Judas” di Lady Gaga. Infatti uno dei personaggi principali si chiama proprio Judas.


-Estratto del libro.

“Tutto quello che stavo provando mi rimase addosso. Come un tatuaggio. Come una macchia che non colora solo il cuore ma anche l’anima. Perché io e Judas, in quel momento, ci stavamo regalando l’anima, stavamo trasportando dentro di noi ciò che ci serviva per restare aggrappati l’uno con l’altro. Judas ed io ci eravamo stretti, incastonati, uniti.”











-Lasciaci un saluto solare come te!

Ringrazio ancora per questa opportunità e spero di conoscere tutti quelli che hanno acquistato il mio libro! 

Sono aperta a ricevere domande e curiosità, soprattutto a sapere cosa ne pensate di questo libro che io definisco più come un viaggio verso un amore immortale!

Ciao amici e amiche e a presto.



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