Intervista a Marco Sepe

 Editore : Independently published 

Titolo : Scomposizioni

Lingua : Italiano

Copertina flessibile : 291 pagine

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 189,897 in Libri

n. 1,057 in Relazioni di coppia

n. 87,894 in Letteratura e narrativa 

Ciao Marco, è un piacere poterti rivolgere qualche domanda. Potresti auto-presentarti a chi ci legge? 

Grazie Edmea è un vero piacere per me partecipare a questa intervista. La prima risposta risulta davvero complessa per me, dato che non è semplice presentarsi in questo contesto, e spesso si può sfociare nel banale. Proverò a presentarmi in maniera canonica, iniziando a salutare tutti i lettori; salve, sono Marco Sepe e sono napoletano, di Napoli. Ci tengo a precisare e a ribadire quest’appartenenza per due motivi; il primo è perché spesso chi non è campano tende a domandare se effettivamente un napoletano è di Napoli e non di province affini; il secondo è perché Napoli è parte integrante della mia vita, sia perché è il luogo dove sono nato e abito, ma anche perché per me è un vero e proprio punto di riferimento. Continuando con la presentazione posso aggiungere che ho 32 anni, sono Architetto, con la passione per la scrittura, la lettura e la fotografia.


Forniscimi un dettaglio personale che può rimanere in questa pagina. 

Voglio provare attraverso una citazione scritta così, al momento, di getto, inedita.

“Scrivo ciò che sento e di ciò che mi circonda, attraverso le parole mi assuefo dei ricordi e delle persone che hanno fatto parte della mia vita. Raccolgo emozioni, come conchiglie sulla battigia e le lascio in tasca o in piccoli scrigni chiamati anime”…


Il titolo per esteso del tuo libro è: Scomposizioni: Citazioni di Cuore, di Carne e di Testa. In questo momento, lo abbrevierei con la sigla CCT. Marco è CCT? 

Simpatico questo acronimo. Marco sicuramente è CCT, non potrebbe essere altrimenti. Le citazioni che ho raccolto sono il risultato di un viaggio interiore che si mescola tra passato, presente e futuro. Credo che se Marco non fosse stato CCT questo libro non avrebbe avuto motivo di esistere.


E secondo te, noi tutti, siamo CCT? Nel dettaglio, c’è secondo te una parte che predomina la persona? Se si, è il Cuore, la Carne o la Testa? Quale predomina in te?

In base alla mia esperienza, credo che ognuno di noi sia dotato di queste tre componenti, anche se in percentuali differenti; inoltre credo che queste caratteristiche si trasformino e plasmino in base alle interazioni che abbiamo, ovvero attraverso i rapporti che stabiliamo con il prossimo. In fondo viviamo di istanti e di tempo condiviso. Personalmente, non so dirti a quale “categoria” appartengo, ma provando a darti una risposta posso dirti che in questo periodo, sono molto “TESTA” dato che mi trovo in un momento della mia vita molto riflessivo perché pieno di opportunità e di conseguenti incertezze e ciò mi porta ad elaborare molto. Ma prima senza alcun dubbio posso affermare di essere stato molto “CUORE”. 


Stiamo parlando del tuo primo libro. Se sei d’accordo a spoilerarmi le tue intenzioni future, vorresti dedicarti ad altre pubblicazioni? 

Adesso nell’immediato futuro ho altri progetti, dato che la mia professione è altro; sono un architetto e sto terminando gli studi per poter procedere poi con l’abilitazione. In un futuro prossimo vorrei procedere, con una riedizione di “Scomposizioni” dato che ci sono alcune cose da perfezionare. Dopo questo mi piacerebbe scrivere un altro libro, sempre sulla falsariga di “Scomposizioni”, fortunatamente non ho mai smesso di scrivere e ho un corposo materiale che è in attesa, di tramutarsi in un progetto che poi diverrà definitivamente una nuova opera.


Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare qualcosa ma non riesce a mettere a nudo le sue emozioni”?

Non sono in grado di poter dispensare consigli, spesso a chi chiede un confronto preferisco dare un parere personale, cercando di immedesimarmi nell’interlocutore; adesso proverò a farlo per provare a dare una risposta più concreta. Ciò che scrivi è anzitutto molto personale, ma appena decidi di condividerlo con qualunque mezzo, stai lasciando qualcosa al prossimo. Io non avrei mai pensato che ciò che ho scritto sarebbe diventato così reale, tanto da ritrovarmi un libro tra le mani. La parte che più mi ha emozionato e che mi ha fatto capire, che condividere questi pensieri è stata una buona idea, è per il riscontro che ho ricevuto; per il fatto che molte persone mi hanno contattato dicendomi che si sono ritrovate in queste parole, e che questo scambio di emozioni è stato intenso, provandole sulla propria pelle in prima persona. In fine quindi a questo “amico immaginario” che nutre perplessità nel pubblicare i propri pensieri, io mi sentirei di dire di fare ciò che sente e che mi fa stare bene. Mi piace spesso riproporre una citazione, a mio parere splendida di Sant’Agostino che dice, “Ama e fa ciò che vuoi” credo sia un mantra da tenere come punto di riferimento per perseguire ciò che ci fa stare bene e può far felice gli altri.


Piccolo estratto esclusivo, solo per chi ci legge del tuo libro, con foto.  


Inserirò tre citazioni, una per ogni capitolo:

CUORE: 

Con le dita racimoli i tuoi capelli e li sposti dietro all’orecchio.

Raccogli con gli occhi squarci di cielo

che riflettono i colori della tua essenza…

Pag. 46


CARNE: 

Colpisci il mio petto con colpi violenti,

infila la lama della tua lingua sotto al mio collo

e squarciami la gola con la passione…

Pag. 153


TESTA:

Percorro i tuoi passi, l’aria è densa,

il vento imperversa e asciuga il sudore 

della mia inquietudine…

Pag. 197


Ringraziamenti

Se mi permetti vorrei come prima cosa, ringraziarti per questa splendida opportunità che mi hai concesso, questa è la mia prima intervista, spero di essere stato all’altezza delle aspettative. Se posso vorrei ringraziare anche alcune persone, che mi hanno aiutato in questo percorso, ovvero Bruno Sepe, che è il fotografo degli scatti che trovate in copertina, e nella divisione dei capitoli del libro. Serena de Sio Cesari, che mi ha accompagnato in tutto il percorso embrionale del libro e che ha inserito nella terza di copertina una postfazione. In fine ringrazio mia madre e la mia famiglia che mi hanno sempre, appoggiato e supportato in tutte le mie scelte. Grazie mille!





Commenti

Post più popolari

Intervista a Edoardo Francesco Taurino

Intervista a Marco Dell'Amura

Intervista ad Emiliano Forino Procacci