Intervista a Laura Strano

Titolo: From that night

Editore : Independently published

Lingua : Italiano

Copertina flessibile : 653 pagine

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 276,742 in Libri

n. 927 in Dark fantasy

n. 10,610 in Fantasy 

n. 38,409 in Romanzi rosa 

Buongiorno lettori, è un po' che non si sente parlare di vampiri. Ne avete nostalgia? Io si, molta, per questo ho deciso di parlare di questo libro. Confesso : anche perché l’autrice è una mia coetanea e siamo quasi vicine di casa! Nonostante questa nostra vicinanza sulla cartina geografica, il kilometraggio non mi ha aiutata, non la conoscevo purtroppo, ma adesso finalmente posso recuperare. 

-Ciao Laura, vorresti presentarti per chi non ti conosce?

Ciao Edmea :) Intanto grazie per avermi dato la possibilità di ritrovarmi sul tuo blog, sono veramente felice di conoscerti! Io sono una semplice ragazza di 25 anni, attualmente laureanda in Scienze e Lingue per la Comunicazione. Sono innamorata dell’arte in generale e della letteratura, con un debole per il ramo gotico. Sono anche amante della lingua inglese, motivo per il quale studio questa lingua sin dai tempi delle scuole medie e non faccio altro che divorare serie tv americane/inglesi in lingua originale! Sto anche ultimamente cimentandomi nella traduzione letteraria dall’inglese all’italiano per via della tesi di laurea, pratica che spero un giorno possa tramutarsi in una professione vera e propria! Per il resto, nulla di particolare :)


-Descrivimi il tuo habitat ideale per la scrittura. Di cosa non puoi fare a meno? Del silenzio? Delle candelle profumate? Dei kinder cereali?

Sinceramente? Non ho un habitat particolare per la scrittura. Sul serio. Le uniche due cose che mi servono sono il mio pc e l’ispirazione, e tutto va a gonfie vele. Riesco a isolarmi perché vivo ciò che scrivo nella mia testa, vedo i miei personaggi e i contesti nei quali sono immersi come se fossi una spettatrice in prima fila, che si limita poi a raccontare i fatti. Non ascolto musica, non bevo tisane, non mangio nulla e non ho nemmeno bisogno di una luce particolare. Ad essere sincera, ci sono volte in cui vengo assalita da intuizioni di cui non posso rimandarne la scrittura e mi ritrovo ad appuntarle sul cellulare anche se sono in mezzo a una strada! :) Mi sa che mi lascio semplicemente rapire.


-Haily Redgrave è la protagonista del tuo libro, la cui vita cambia “in un batter d’occhio”. Dopo la pubblicazione del tuo libro, anche la tua vita è cambiata velocemente?

No, cambiata no. Migliorata, certo. Credo che quando un lettore ti mandi dei messaggi di apprezzamento come quelli che ho avuto la fortuna di ricevere io, la vita migliori un po’ per forza. O almeno si addolcisca in quegli istanti lì. Quello che posso dire al riguardo è che di certo non mi aspettavo in un riscontro così positivo della mia opera. Ne sono felice, pur sapendo quanta strada io abbia ancora da fare. Così tanto che cerco sempre di non dare mai nulla per scontato.


-Haily deve lottare contro Alexander, perché hai deciso di dare così tanta importanza a lui? Credi che il lato “malvagio” sia attraente quanto quello “buono” di ognuno di noi?

Quello che ho cercato di fare è più che altro rendere importante lui per lei. E non mi riferisco ai sentimenti o al legame affettivo, quanto al suo carattere e alle azioni per le quale Haily si ritrova costretta a cambiare direzione nella sua vita, cosa di cui aveva bisogno anche se si ostinava a non rendersene conto. Credo che per il modo in cui avesse deciso di vivere, una persona dolce e gentile o comunque gestibile dal punto di vista caratteriale, non le avrebbe giovato. Alexander, invece, sì. Non che giustifichi le volte in cui sia davvero stato malvagio, lì ha dato fastidio anche a me. In linea generale credo che la malvagità vera dipenda dall’animo di ognuno di noi, dall’educazione, dal modo in cui siamo abituati a vedere le cose, ecc. Non entro nel merito, ma nel caso di Alexander posso dire che la chiave di tutto sta nell’essersi reso conto, ad un certo punto, di dover fare ammenda. Lui è buono, e la bontà d’animo è un dato di fatto: se c’è allora trova sempre un modo per emergere, anche nei contesti peggiori. Viceversa per la cattiveria. 


-Arriviamo alla mia parte preferita. La storia ospita un amore, a dir poco travolgente. Se romanziamo l’equazione di Dirac, “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma diventano un unico sistema”.

Con questa formula viene spiegato il fenomeno dell’entanglement quantistico TRADOTTO PER NOI COMUNI MORTALI IN : Quando due persone si conoscono e si amano, diventano una cosa sola, anche se un giorno si separeranno. Questo amore travolgente, segue questa “equazione”? 

Certamente. Non mi pronuncio più di tanto, perché non ho ancora fatto uscire il secondo volume della trilogia, ma ti garantisco che Haily e Alexander non riuscirebbero più a sentirsi completi l’uno senza l’altro.


-In quanto hai scritto il tuo libro?

In tanto tempo. L’ho iniziato alle scuole superiore, il che spiega l’impronta adolescenziale iniziale, poi l’ho lanciato su Wattpad. Poi non l’ho più scritto. Poi l’ho autoconcluso. Infine, qualche annetto fa, ho capito che avevo sbagliato, che non era finita lì. Così l’ho ripreso e nel giro di un anno l’ho reso quello che oggi è.


-Se dovessi sostituire il titolo, per X motivo, come si chiamerebbe?

Mmm, sai che non ci ho mai pensato? Forse una cosa come «Il destino di una notte» o qualcosa del genere… Mi piace il senso di continuità intrinseco nel mio titolo, molto… Quindi non credo riuscirei a trovare un modo equivalente per renderlo che mi piaccia davvero.


-Salutaci mettendoci in guardia da quella notte… o da quella giornata 

Beh, preparatevi: Haily e Alexander torneranno nel 2021  e non riuscirete di certo a seguire le loro vicende senza finire per rimanerne coinvolti anche voi! ;)



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