Intervista a Vincenzo Raucci ; Il coordinatore nell'orto

Titolo : Il coordinatore nell'orto ovvero la gestione del personale secondo natura, ovvero chi semina raccoglie

Editore ‏ : ‎ Youcanprint 

Lingua ‏ : ‎ Italiano

Copertina flessibile ‏ : ‎ 128 pagine

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 148,645 in Libri

n. 6,729 in Impresa, strategia e gestione 


Buongiorno Vincenzo, presentati per tutti i lettori del blog.

Buongiorno a voi.

Nasco a Napoli e mi trasferisco con la famiglia, a Monza, a soli sette anni. 

Esordisco nel mondo della carta stampata, collaborando per alcuni anni ad una fanzine, Ink, realizzando soggetti e sceneggiature per storie a fumetti, oltre ad interviste a prestigiosi autori delle nuvole parlanti. 

Laureato Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, lavoro per più di trent’anni in ambito di salute mentale, occupandomi sia di acuzie che di riabilitazione. Attualmente sono Coordinatore Infermieristico del Centro Psico Sociale di Monza e dell’Ambulatorio Psichiatrico di Brugherio, dell’ASST di Monza. 

Ho insegnato, come professore a contratto, per molti anni, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, Infermieristica in Salute Mentale. 

Ad uso degli studenti del terzo anno ho scritto il testo “Fondamenti di Infermieristica in Salute Mentale” per Maggioli Editore, insieme a Giovanni Spaccapeli e, sempre con quest’ultimo, ha elaborato, sperimentato e validato la Scheda di Triage Psichiatrico Territoriale, per la gestione delle urgenze in Psichiatria. 

Ho maturato un’esperienza ventennale nel settore della formazione per infermieri. 

La mia passione per il cinema ha fatto sì che ideassi e coordinassi, fin dalla sua nascita, il NurSind Care Film Festival (NCFF), un concorso internazionale per cortometraggi sul tema del “prendersi cura”, che si tiene a Monza.


Come trascorri le tue giornate?

Oltre al mio impiego (sono coordinatore infermieristico di un Centro di Salute Mentale), mi dedico a numerosi hobby. Durante la bella stagione mi prendo cura del mio orto (da qui, l’esperienza che mi ha portato a scrivere il libro); inoltre mi occupo di formazione, quindi leggo, studio, mi informo e poi elaboro vari corsi di formazione. Da quasi un anno ho iniziato a fare anche il nonno, con grande gioia.


Quali sono le tue passioni?

Mi piace scrivere, leggere, guardare film, coltivare l’orto, fare lavori di bricolage. Non necessariamente in quest’ordine!


Di cosa non puoi fare a meno nella vita?

Di essere creativo. La ripetitività mi annoia. Quindi cerco di essere creativo sempre: nel lavoro, nella vita privata, nelle relazioni.


Da dove è nata l’idea di “Il coordinatore nell’orto”?

È nata dall’esperienza: mi sono sempre preso cura delle persone, così come mi sono sempre preso cura delle piante da orto. Mettere insieme le due cose non è stato difficile.


Perché hai scelto proprio questa tematica?

Perché credo sia di immediata comprensione: le similitudini sono facilmente comprensibili, poiché si parla di “preparare il terreno”, di “concimare”, di “estirpare le piante infestanti”, di “aver cura” e sono termini che possiamo usare sia con le piante che con le persone.


Chi dovrebbe leggere il tuo libro?

Seppur indirizzato a chi si occupa di gestione dei gruppi, credo che questo libro possa trasformarsi in una piacevole lettura per chiunque. In questo mio lavoro vorrei contagiare il mio prossimo facendolo riflettere meglio su quello che possiamo definire uno stile di vita più “naturale”.


Lasciaci un saluto.

La tentazione di lasciare una discussione con una frase che faccia riflettere è grande. Quindi mi lascio tentare e vi regalo una massima: “quello che forse non sai è che, mentre ti prendi cura dell’altro, l’altro si sta prendendo cura di te”.




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